Sintesi dei punti principali
RICONOSCIMENTO a tutte le aziende sanitarie e IOV della quota di incremento dei Fondi contrattuali nella quota massima prevista dagli art 102 e art 103 del CCNL 2019-2021 pari a 145,53 e 68,41 euro per unità in servizio al 31.12.2018. Un totale di 11.545.796,8 euro a livello regionale.
RIDUZIONE DEL RISCHIO CLINICO – sarà data piena applicazione in tutte le aziende dell’art. 87 del CCNL 2019-2021 che prevede la presa in carico anche del personale del comparto da parte delle strutture che nelle aziende già gestiscono il rischio clinico per la dirigenza. La Regione Veneto, entro il 31 marzo di ogni anno, si impegna a presentare i dati dell’anno precedente relativi al rischio clinico a cui è esposto il personale del comparto.
BENESSERE ORGANIZZATIVO – dopo la rilevazione del clima organizzativo che si è conclusa a fine gennaio e in attesa della restituzione dei risultati da parte della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Regione ha assegnato ai Direttori Generali uno specifico obiettivo di riduzione del malessere organizzativo. I Direttori Generali dovranno individuare 3 obiettivi aziendali capaci di aumentare il benessere organizzativo dei dipendenti e presentarli alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU in ogni azienda sanitaria.
AGGRESSIONI AL PERSONALE – Vista l’importanza del tema le parti condividono la necessità di attivare a livello regionale specifico confronto finalizzato a conoscere l’entità del fenomeno e proporre ulteriori e specifiche misure di intervento.
DARE CELERE ATTUAZIONE ALLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA – convocazioni tardive da parte delle aziende, difficoltà tecniche nella certa definizione delle risorse rendono molto lenta la fase di attuazione della contrattazione decentrata. Il Protocollo invita le aziende a procedere con celerità in modo da completare l’applicazione degli istituti previsti dal Contratto Decentrato entro l’anno in corso. A settembre 2023 le parti si informeranno sullo stato di avanzamento della contrattazione nelle aziende sanitarie.
SOSTENERE A TUTTI I LIVELLI QUANTO PREVISTO DAL PATTO PER LA SALUTE 2019/2021 in merito alla possibilità di integrare i fondi contrattuali con risorse aggiuntive (2%). Tale previsione, come noto, non è mai stata finanziata dal Fondo Sanitario Nazionale tanto che nemmeno l’ultima finanziaria ha reso attuabile la previsione del Patto. Rimane quindi senza finanziamento la possibilità di valorizzare i professionisti che operano in particolari contesti disagiati e di perequare i fondi contrattuali delle aziende sanitarie per il riconoscimento del salario accessorio.
VERIFICARE in tutte le aziende l’attivazione degli Organismi Paritetici per l’innovazione.