FP Cgil Padova: “Elezioni fondamentali: in gioco le condizioni lavorative dei lavoratori della struttura, assolutamente da migliorare attraverso la contrattazione di secondo livello. Un buon esito della nostra lista ci rafforzerebbe nella battaglia contro la carenza di organico”
Il 26, 27 e 28 aprile ci saranno le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) delle lavoratrici e lavoratori dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio (OPSA) che vedranno il coinvolgimento di 531 lavoratrici e lavoratori della struttura sanitaria chiamati a eleggere i loro 12 rappresentanti.
“Si tratta di un’elezione molto importante – dice Michele Tessari, capolista della Lista della FP Cgil Padova (composta da 5 donne e 5 uomini) – perché le RSU saranno chiamate a gestire, insieme alle segreterie provinciali dei sindacati, la contrattazione di secondo livello che diventerà assolutamente decisiva per migliorare le difficili condizioni lavorative in cui oggi si trova ad operare il personale dell’OPSA, dovute, in particolar modo, alla carenza di organico che vive la struttura. Chi verrà eletto, dovrà, in tutte le sedi ed a ogni livello, battersi per rendere di nuovo appetibile e riconosciuto un posto di lavoro all’OPSA, a prescindere dalle mansioni che si svolgono perché tutto il personale è importante. Ma è inutile dire che la carenza riguarda soprattutto gli infermieri ma anche gli Oss, figure che attualmente scarseggiano nel mercato del lavoro. Perché purtroppo, quel che succede, è che a mancare non è solo il personale infermieristico, ma anche quello formato dagli Operatori Socio Sanitari (OSS): infatti, molti corsi dedicati alla loro formazione, quest’anno non sono neanche partiti perché non hanno raggiunto un numero sufficiente di studenti iscritti. Si tratta di una questione fondamentale a cui si deve assolutamente porre mano, se vogliamo migliorare la situazione”.
“Il fatto che il contratto nazionale RSA ARIS sia scaduto dal 2015 – aggiunge e conclude Raffaela Megna della Segreteria Provinciale della FP Cgil Padova – è evidentemente un punto centrale che segna pesantemente le condizioni lavorative all’OPSA e questo impegnerà ancor di più il sindacato, attraverso la contrattazione locale, nella ricerca di modifiche e accordi possibili, sia sul piano economico che su quello dei diritti, tali da dare futuro e benessere lavorativo al personale che con tanto impegno e sacrificio opera all’OPSA. Come Cgil, riteniamo che il dialogo tra le parti sia elemento di fondamentale importanza e che proprio sulle RSU cada l’onore e l’onere di rendere possibile e vitale questo dialogo. Accanto a questo, il rinnovo del contratto nazionale resta per la Cgil l’altro elemento imprescindibile in cui si gioca il futuro lavorativo dell’OPSA e di tutte quelle strutture socio sanitarie regolate dallo stesso contratto: noi non ci rassegniamo allo stato attuale delle cose. Inutile dire che una buona riuscita in termini di partecipazione alle elezioni per le RSU, darà più voce alle ragioni della nostra battaglia a favore di lavoratrici e lavoratori dell’OPSA”.