Contro il blocco delle assunzioni che la Regione Veneto sta perpetuando in ULSS6 Euganea.
Contro la esternalizzazione di Servizi Sanitari importanti come: i pronto soccorso, i trasporti, la sterilizzazione, la diagnostica, alcuni servizi amministrativi.
Contro la esternalizzazione dei servizi sociali del territorio.
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO LUCA ZAIA.
La situazione dell’Ulss6 che dal 2020 si è trovata ad affrontare la grave pandemia dovuta al Covid, è quella di una struttura fiaccata da decenni di tagli, privatizzazioni, riduzione di posti letto negli ospedali e smembramenti di intere linee produttive dovuto alla importante riorganizzazione a livello provinciale.
Abbiamo la sensazione che l’ Euganea, giorno dopo giorno, si ritrovi in uno stato simile all’abbandono, con il conseguente rinvio e annullamento di prestazioni sanitarie e interventi chirurgici. In questo contesto l’immagine dei dipendenti pubblici appare per forza negativa ma non è così chi rimane sta lavorando molto più di prima con meno risorse e meno rispetto e ai quali stanno chiedendo ora di rinunciare a ferie e riposi, dopo due anni di battaglia per la pandemia.
I cittadini sono costretti a rivolgersi alle strutture private, cambiando il loro rapporto con le strutture sanitarie pubbliche a cui si erano sempre rivolti per la loro salute. Vista la chiusura e la riduzione dei servizi pubblici sono costretti a pagare spese sanitarie aggiuntive in strutture private che non conoscono.
Da circa quatto mesi è in vigore ad opera della Regione Veneto il blocco delle assunzioni per tutto il personale dell’Euganea. Il personale non viene sostituito: sia quello che va in pensione, sia quello sospeso e sia quello che migra verso altre Ulss.
La grave carenza di personale sanitario e di riflesso,l’aggravio delle condizioni lavorative generata dal blocco delle assunzioni, l’uso strumentale della pandemia per giustificare i tagli, i ritardi, e le esternalizzazioni non è più accettabile.
Chiediamo alla regione Veneto di :
1. Rilanciare il servizio pubblico su obbiettivi di riduzione delle diseguaglianze, accesso universale ai servizi ed alle cure, rispetto dei livelli essenziali di assistenza che necessitano della gestione diretta e accurata degli interventi di prevenzione sanitaria e riabilitativa, evitando esternalizzazioni e precarietà tenendo conto delle nuove necessità che la fase pandemica dovuta al Covid ha portato con se.
2. Lo sblocco immediato delle assunzioni di personale sia socio-sanitario che amministrativo e l’espletamento tempestivo e corretto dei vari concorsi per tutte le categorie .
3. Finanziare con fondi adeguati l’aumento della dotazione organica dell’Ulss6 e il turnover del personale, garantendo anche la sostituzione del personale sospeso per l’applicazione del DL. 44.
4. Ripristinare urgentemente i servizi soppressi/ridotti, esternalizzati o privatizzati.
5. Arrivare ad un piano straordinario finanziato in termini anche di risorse, di personale e di spazi per la riduzione delle liste d’attesa e per una gestione efficace e stabile della Sanità Pubblica così drasticamente cambiata dalla pandemia.